Billie Eilish e l’emblema della diversità
Di Irene Ida M.
Salve a tutti, oggi vorrei parlare di una cantante che ho conosciuto da poco. Il suo nome è Billie Eilish, Buona lettura!
Ho iniziato ha seguire questa cantante di origine svizzera, principalmente per la sua musica e per il suo modo di essere trasgressiva, amo come lei usa i suoi look per dimostrare quanto sia bella la diversità, sopratutto quanto sia bello sentirsi liberi e non aver paura di non piacere alla gente.
Mi piace il suo stile di musica dark, difficile da capire per chi non la segue, vorrei parlare un po di lei e darvi qualche informazione.
Il nome originale è Billie Eilish Pirate Boird O’Conell nata il 18 dicembre 2001. Billie è figlia di 2 artisti musicali cioè Patrik O’Connell (il padre) e ha un fratello maggiore Finneans O’Conell anche lui artista. I colori che piacciono a lei sono il verde fluo e il giallo. Sa suonare l’ukulele, la chitarra e la tastiera. A 8/9 anni ha iniziato ha far parte del Los Angeles Children’s Chourus e una scuola molto famosa a Los Angeles. All’età di 11 anni inizia a scrivere le sue prime canzoni insieme a suo fratello, membro di una band. Alla cantante gli piace molto la danza, infatti secondo lei se una canzone non si può ballare non è vera musica, ed è per questo che anche durante i concerti lei salta e balla sempre.
Viene etichettata come Dark Pop proprio per il suo stile triste, debuttò nel 2016 con Ocean Eyes canzone scritta con il fratello. Nei testi delle sue canzoni parla di argomenti importanti come per esempio l’amore (lei pensa che l’amore non ha età , e che non bisogna essere necessariamente adulti per comprendere questo sentimento);
In un suo album, chiamato When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, si pone questo interessante quesito: quando andiamo a dormire, che fine facciamo? Testo in gran parte ispirato da sogni lucidi e incubi notturni, rivelando che “è fondamentalmente ciò che accade quando ti addormenti”, da cui concetto deriva il titolo del disco. In altri testi affronta i temi sulle speranze e le paure della gioventù contemporanea, esplorando la tossicodipendenza, le rotture amorose, i cambiamenti climatici, la salute mentale e il suicidio.
La sindrome di Tourette non ferma Billie Eilish…
Billie Eilish ha rivelato la sua diagnosi proprio per spiegare l’origine di quei curiosi tic. “Potete credermi”, ha dichiarato in un’intervista: “i peggiori non li avete visti, perché sono diventata molto brava a sopprimerli in pubblico: ma più li sopprimi, peggio riemergono in seguito”. Nonostante questo, al successo planetario Billie Eilish ci è arrivata comunque: il suo ultimo singolo (quel Bad Guy in cui canta d’essere una “cattiva ragazza”) ha portato la sua tagliente miscela di pop obliquo ed elettronica nella top ten delle classifiche di oltre 25 Paesi, Italia inclusa.
Share This Post With Others!